Rassegna stampa: Verstappen imprendibile per questa Ferrari

La stagione Ferrari vista dalla stampa italiana. Ecco la rassegna di oggi il lunedì successivo all’ultimo Gp di una stagione lunga 6515 chilometri (la più lunga di sempre) con Verstappen che ha guidato il gruppo per 3166 chilometri, più del doppio.

Hanno scritto (via www.loslalom.it)

Daniele Sparisci, Corriere della sera: “L’imprendibileè il solito Verstappen. Adrian Newey, il mago dell’aerodinamica, gli ha cucito addosso un’auto stratosferica, l’intera Red Bull è al servizio di Max come lo era la Ferrari di Schumacher”.

Stefano Mancini, La Stampa: “La Ferrari ha ragione di rallegrarsi: dopo le ultime prestazioni e le voci che davano in uscita il team principal Mattia Binotto, una prova d’orgoglio così compatta non era scontata. Quest’ anno da dimenticare è l’affidabilità che costringe a ridurre le prestazioni. Altri difetti sono il consumo delle gomme, le strategie, gli errori dei piloti stessi. Da salvare ci sono l’originale progetto base e la potenza del motore”

Alessandra Retico, Repubblica: “Che guerriera, la Ferrari. Il nome in codice di una macchina e una squadra tornate sul campo di questo Mondiale per battagliare ai vertici dopo anni infelici, viene fuori con tutto il suo spirito all’ultima gara. Mattia Binotto rivela che l’hanno chiamata così, la macchina e la squadra”

Fabio Tavelli, il Foglio: “Se l’azienda ha deciso che sarà ancora lui a guidare il team non basta un comunicato di tre righe per mettere a tacere voci che girano nel paddock da settimane. È necessario, ineludibile, che Presidente e Amministratore Delegato trovino il tempo per dare forza al loro Team Principal. Se credono ancora in lui. Altrimenti decidano diversamente e diano alla squadra una guida diversa. Ma senza ulteriori indugi”

Umberto Zapelloni, Il Giornale: “Per Enzo Ferrari il secondo era il primo dei perdenti. Per la Ferrari di oggi il secondo posto raggiunto sia tra i Costruttori che i Piloti ha un sapore decisamente diverso. Sa di risalita. Lenta dall’estate in poi, ma velocissima e piena di speranze all’inizio della stagione”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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